Scommettiamo che smetti

Il Gioco D’Azzardo Patologico (G.A.P.) è un

“comportamento persistente, ricorrente, disadattivo di gioco d’azzardo che compromette il funzionamento personale, sociale e lavorativo dell’individuo” (Goudrian 2004).

Tale fenomeno appare ancora sottostimato rispetto alla reale diffusione nella popolazione, tuttavia recentemente è stato riconosciuto come comportamento patologico.
Il gioco patologico, benché spesso non riconosciuto come tale, causa perdite economiche frequenti e sempre più vistose, contribuendo a danneggiare molte dimensioni dell’esistenza, da quelle familiari, a quelle affettive, relazionali, lavorative, amicali e del tempo libero.

Il progetto, finanziato Regione Lombardia, e promosso da quattro Enti attivi in Provincia di Bergamo e si propone come un servizio innovativo per tutto il territorio provinciale attraverso un intervento di rete con procedure semplificate e condivise per dare risposte al bisogno di aiuto sempre più diffuso riguardante il gioco d’azzardo.

Si caratterizza per:

  1. Interventi ambulatoriali distribuiti sul territorio e aperti in orari favorevoli alle diverse tipologie di utenza.
  2. Un’offerta di percorsi flessibili declinati sulla motivazione dell’utente e sulle caratteristiche personali del gioco compulsivo.

Prevede l’istituzione in tutto il territorio bergamasco di sportelli di ascolto, finalizzati all’informazione e all’aiuto sia dei soggetti che delle loro famiglie.

Chiunque può rivolgersi allo sportello che ritiene più comodo senza vincoli di residenza e senza nessun costo.
Presso ogni sportello si offre la possibilità di intraprendere un percorso individuale o di gruppo.

Attività

In Particolare vengono offerte le seguenti attività

  1. Colloqui orientativi e motivazionali.
  2. Gruppi Motivazionali e terapeutici.
  3. Gruppi e colloqui di sostegno ed informativi alle famiglie e/o ai partner.
  4. Consulenza sociale.

La persona e i suoi familiari sono posti nelle condizioni di costruire il percorso terapeutico di cambiamento che più si addice ai loro bisogni con la collaborazione degli operatori dello sportello

Contatti

Alle attività del progetto si accede previo appuntamento telefonico con uno degli operatori del progetto al numero 348.06.85.031 oppure scrivendo all’indirizzo e-mail: inascolto@comunitaemmaus.it.
Lo sportello gestito dalla Cooperativa Comunità Emmaus si trova a Chiuduno in Via Federico Finazzi presso la Cascina Caldan.

Durante i primi colloqui si procede a una valutazione e alla stesura di un progetto individualizzato con indicazione delle attività che verranno svolte.

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