Il Gruppo Comunità Emmaus

Chi siamo

L’Associazione Comunità Emmaus, presente nel territorio bergamasco dal 1976, è stata fondata da Don Giuseppe Monticelli, sacerdote diocesano bergamasco, e da un gruppo di giovani volontari. Nel tempo, per venire incontro a una complessità sempre maggiore sia dei bisogni che delle risposte date, si è resa necessaria la creazione di più soggetti giuridici, facenti però tutti capo al gruppo Comunità Emmaus. Oltre all’Associazione, che attualmente gestisce  progetti socio-educativi per minori e famiglia, è stata fondata la Cooperativa Comunità Emmaus (inizialmente chiamata Cooperativa Arcobaleno) impegnata prevalentemente nell’area delle dipendenze, la Cooperativa Memphis che promuove inserimenti lavorativi di persone con svantaggio sociale e la Cooperativa Don Giuseppe Monticelli, che gestisce i servizi per persone con HIV/AIDS.

L’Associazione, fondata nel 1976, ha dato avvio e gestito per anni servizi nell’area delle dipendenze, ora afferenti alla Cooperativa Sociale Comunità Emmaus. Nel corso degli anni, avendo sempre una forte attenzione ai bisogni emergenti, ha via via sviluppato diversi progetti rivolti alle persone con HIV/AIDS, ora gestiti dalla Cooperativa Sociale Don Giuseppe Monticelli. Altra area importante riguarda i minori e le famiglie in difficoltà, dove sono stati creati e sviluppati diversi progetti. La complessità crescente dei servizi e i cambiamenti normativi intervenuti nel mondo del Terzo Settore, hanno spinto l’Associazione ha far nascere le 3 Cooperative che oggi gestiscono gran parte dei servizi. Il ruolo dell’Associazione rimane comunque centrale, punto di unione e raccordo tra i diversi “rami” che ha generato: rappresenta il luogo privilegiato di una riflessione costante sulla società, sui suoi cambiamenti e sui nuovi bisogni sociali emergenti, il luogo in cui sostenere e rafforzare la cultura del volontariato e della gratuità, con lo sguardo sempre concentrato verso la cura delle persone più fragili.

La Comunità Emmaus Società Cooperativa Sociale Onlus (prima Cooperativa Arcobaleno) è stata costituita nel 1987 ed è iscritta all’Albo Regionale delle Cooperative dal 1994, a quello nazionale dal 2005. É riconosciuta, infine, nell’Albo degli Enti Ausiliari per le tossicodipendenze della Regione Lombardia dal 1996.

Mission della Cooperativa è quella di favorire sul nostro territorio l’integrazione sociale e la qualità della vita dei soggetti più fragili attraverso la gestione diretta di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi nell’area delle dipendenze. Per fare ciò, la Cooperativa promuove spazi socio-educativi residenziali e/o diurni e servizi alla persona secondo i principi di mutualità, solidarietà, democraticità e sussidiarietà e promuove progetti innovativi con particolare attenzione ai bisogni emergenti non adeguatamente e tempestivamente affrontati degli Enti locali e dai servizi pubblici.

La Cooperativa opera inoltre secondo un proprio codice di autodisciplina interno denominato Codice Etico.

La Cooperativa è ente gestore di numerosi servizi e progetti presenti in provincia di Bergamo nell’area delle dipendenze e dell’emarginazione:

  • “Comunità Emmaus” servizio terapeutico-riabilitativo residenziale;
  • “Comunità Emmaus” servizio terapeutico-riabilitativo semiresidenziale;
  • “Centro Diurno Arcobaleno” servizio terapeutico-riabilitativo semiresidenziale;
  • “Inascolto”, Servizio di ascolto, supporto e accompagnamento di quanti, adolescenti, giovani e/o adulti desiderano risposte approfondite sulle tematiche della dipendenza, del gioco d’azzardo patologico, dell’emarginazione sociale;
  • Gruppi di auto aiuto tematici, rivolti a giocatori, cocainomani, famiglie coinvolte nei problemi di dipendenza.

La Cooperativa inoltre dedica da sempre impegno e risorse nella progettazione e realizzazione, anche in partnership con altri enti, di iniziative sperimentali intese come spazi di ricerca in risposta a problematiche nuove ed emergenti nell’area delle vecchie e nuove dipendenze.

La Società Cooperativa Sociale Memphis si è costituita nel 1988 con lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale dei suoi cittadini.

La Cooperativa opera nell’ambito degli inserimenti lavorativi e si propone di offrire un’occasione di crescita e di sperimentazione, attraverso il lavoro, per le persone escluse dai circuiti lavorativi ufficiali a causa dei propri vissuti di disagio e devianza sociale o delle proprie condizioni psicofisiche.

Per fare ciò, la Cooperativa promuove risposte concrete alle difficoltà di inserimento lavorativo secondo i principi di mutualità, solidarietà, democraticità e sussidiarietà e sviluppa progetti innovativi con particolare attenzione alle nuove povertà ed ai bisogni più scoperti.

Il tutto avviene nella convinzione che l’ambiente di lavoro, soprattutto quando caratterizzato da rapporti interpersonali basati sulla disponibilità sociale e sulla solidarietà umana, costituisca un ambito privilegiato di socializzazione e un’occasione ideale per il superamento del rischio di marginalità sociale.

La caratterizzazione che, sin dall’origine, si è voluta dare alla nuova iniziativa è riassumibile nei seguenti tre aspetti:

  • imprenditorialità: attenzione alle dinamiche di mercato, alla specializzazione e flessibilità, alla formazione permanente sia dei lavoratori/educatori che dei “dipendenti in trattamento”;
  • managerialità: saper aggregare e coinvolgere partner appartenenti al mondo produttivo, saper abbinare le persone e luoghi di lavoro in base alle rispettive caratteristiche e bisogni;
  • progettualità: saper organizzare una struttura efficiente, attraverso strumentazione idonea e moderna, definizione di programmi formativi specifici, attuazione di verifiche periodiche sui percorsi attivati.

La Don Giuseppe Monticelli Società Cooperativa è stata è stata costituita con Atto del Notaio De Rosa Corrado in data 21/12/2020, registrato presso l’Agenzia delle Entrate Ufficio di Bergamo il 29/12/2020 al n. 51481 Serie IT; è iscritta dal 30/12/2020 all’Albo Nazionale delle Società Cooperative al n. C135046 Sezione Cooperativa a mutualità prevalente, Categoria Cooperative Sociali; è iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di BERGAMO al n.  04487450167, Numero REA BG – 466815; è iscritta all’Albo Regionale delle Cooperative Sociali – Lombardia dal 5/2/2021 codice sezione A. Dal 1 Maggio 2021, la Cooperativa ha assorbito il settore operativo HIV/AIDS dell’Associazione “Comunità Emmaus”, rilevando il personale e l’esperienza maturata in 30 anni di impegno in questa area di intervento.

 

La nostra mission è quella di:

  • Promuovere la salute nelle sue dimensioni, incentivando stili di vita sani e sostenendo azioni di prevenzione dei comportamenti a rischio.
  • Affiancare persone in condizioni di fragilità, riconoscendo l’identità di ciascuno e promuovendo la dignità di ognuno.
  • Sostenere la famiglia, intesa come nucleo fondamentale dello sviluppo umano.
  • Promuovere la cultura della solidarietà e dell’accoglienza, implementando azioni di sensibilizzazione, informazione e formazione indirizzate a rimuovere pregiudizi e diseguaglianze.
  • Monitorare costantemente i cambiamenti della società, rilevando le nuove fragilità e cercando soluzioni innovative ai bisogni emergenti e a quelli che non hanno ancora trovato una soluzione.
  • Sostenere le persone con HIV/AIDS sviluppando servizi di accoglienza, di ascolto e di cura.
  • Promuovere uno sviluppo sostenibile in campo ambientale, economico e sociale, incentivando azioni di economia circolare e solidale.
  • Promuovere e sostenere reti di collaborazione con il territorio

In particolare, la Cooperativa gestisce:

  • CasaSan Michele: casa alloggio, a valenza sociale, che ospita persone con HIV, anche provenienti dal carcere o da condizioni di marginalità sociale, con progetti personalizzati di recupero dell’autonomia psico-fisica e di reinserimento.
  • Casa Raphael: luogo di accoglienza, cura e accompagnamento, a valenza socio-sanitaria e riabilitativa, di persone malate di AIDS, anche in condizioni di non autosufficienza o particolarmente segnate dalla malattia.
  • Vivere al Sole: progetto che agisce su due fronti, quello della prevenzione/promozione della salute e quello dell’attenzione sociale ed educativa verso chi contrae l’infezione ponendosi a fianco delle persone con HIV, offrendo spazi di ascolto e di counselling, fornendo informazioni sui servizi territoriali e supporto di natura giuridica, sociale e psicologica, mantenendo un’attenzione privilegiata ai bambini e alla famiglia.

Dal 1 Gennaio 2023 la Cooperativa gestisce nell’area minori e famiglia:

  • centro diurno CasaChiara: progetto socio-educativo di accompagnamento a minori e famiglie in difficoltà con finalità di tutela e protezione e con l’obiettivo di individuare risposte educative ed assistenziali personalizzate in collaborazione con i servizi del territorio.

I nostri valori

Chi siamo

Da sempre, la mission condivisa della Comunità Emmaus è creare o favorire le condizioni per cui ogni persona possa crescere fino a essere pienamente sé stessa superando le difficoltà e i limiti personali, culturali e sociali.

L’attività del gruppo, nelle sue diverse declinazioni, consiste nello studio, nell’organizzazione e nella gestione di progetti e servizi nell’area del disagio, della devianza, della malattia e della grave marginalità.

Le diverse attività, oltre che da personale qualificato sulla base delle normative nazionali e regionali, sono realizzate con l’apporto preziosissimo e umanamente insostituibile di numerosi volontari, uomini e donne, giovani e meno giovani, formati e impegnati nelle varie realtà operative.

Sono circa 60 le persone impegnate a titolo professionale nei servizi e progetti gestiti dal gruppo, e circa 80 i volontari impegnati a loro fianco.

Valori

  • L’uomo al centro. Ogni uomo è unico e irripetibile. La storia di ognuno merita di essere accolta, senza essere giudicata, ogni persone va accompagnata nell’assunzione di responsabilità verso la propria vita e quella degli altri.
  • Il cammino. Solo mettendosi a fianco dell’altro si può riconoscere in ognuno il volto dell’uomo e cercare, insieme, nuove strade e nuove motivazioni.
  • La bellezza. La cura degli ambienti di vita e la bellezza dei luoghi e dei contesti di cura preludono e facilitano la riscoperta della bellezza di ogni vita e delle relazioni interpersonali.
  • Il limite. L’imperfezione e il limite sono costitutivi dell’essere umano e, accettare ciò, è il primo passo verso la costruzione del ben-essere personale e sociale.
  • Il territorio. Le persone vivono dentro contesti e luoghi specifici e bisogna agire anche su essi e con essi affinché si creino condizioni di vita migliori per ciascuno.

Principi

  • Centralità della persona e del suo nucleo familiare che vengono coinvolti attivamente in un processo di autonomia e di capacità decisionale a breve e a lungo termine.
  • Collaborazione con gli Enti Locali e con i servizi pubblici, al fine di garantire un’azione sinergica per il raggiungimento degli obiettivi educativi, preventivi, curativi e di risocializzazione.
  • L’individuazione e la sperimentazione di strade e risposte nuove per tutti quei bisogni che non trovano unità d’offerta adeguata per i più svariati motivi sociali ed organizzativi.
  • Il lavoro per progetti personalizzati.

Linee guida

  • Globalità della persona, intesa come attenzione costante a tutte le dimensioni della persona e alle tappe della sua esistenza (storia, vissuti, cultura, ambiente familiare e sociale);
  • Gradualità, come impegno a declinare gli interventi in relazione all’età, alla situazione, alle risorse di ciascuna persona;
  • Continuità, per cui l’intervento terapeutico si articola con costanza nella quotidianità, con attenzione alla continuità assistenziale.

Il nome

Chi siamo

Il nome Comunità Emmaus si rifà al racconto del vangelo di Luca ed è stato scelto e posto come punto di riferimento del nostro operare in tutti questi anni.

I discepoli di Emmaus sono in cammino, incrociano Gesù ma non lo riconoscono subito, gli propongono di restare lì, con loro, lo riconoscono nel momento della condivisione del pane.

Il racconto che l’evangelista Luca ci tramanda è molto suggestivo perché ci trova estremamente coinvolti nella nostra realtà di gente sempre in cammino. Il mondo del viaggio porta con sé molte certezze e, nello stesso tempo dubbi, perplessità, incertezze, interrogativi, desideri.

«Gesù in persona si accostò e camminava con loro. […] I loro occhi erano incapaci di riconoscerlo». È Lui che prende l’iniziativa e si mette al loro fianco, si fa compagno di quella strada carica di perplessità e incertezze, si affianca in quella fase difficile del loro cammino. Si fa compagno delle loro delusioni, incomprensioni, incapacità di vedere.

I discepoli, nel camminare con quello sconosciuto hanno dovuto prima aprirsi alla sua compagnia, poi al suo ascolto, al dialogo, poi all’ospitalità e alla tavola, alla condivisione, in ultimo gli si sono aperti gli occhi a una visuale diversa, a un progetto diverso, a una prospettiva nuova.

Nel nostro cammino, abbiamo incontrato tante persone che hanno condiviso i nostri progetti, a volte un po’ azzardati, e sognato con noi un mondo migliore.

Abbiamo riconosciuto nei volti di molti il bisogno di realizzare il proprio progetto di vita buona, insieme agli altri uomini, a partire dal limite e nonostante le contraddizioni e le fatiche, che sono costitutivi dell’uomo. Soprattutto abbiamo incrociato tante vite, a volte spezzate o ferite, e da questi incontri ne siamo usciti cambiati, cresciuti e arricchiti.

Nel tempo, a fronte di nuovi bisogni ed emergenze, abbiamo sviluppati nuovi servizi e nuovi progetti, ma lo stile resta quello ispirato da Don Giuseppe: «fare casa, delineare dei confini, alzare un tetto, darsi quattro mura e condividere», spezzare insieme oltre al pane quotidiano le proprie debolezze, le speranze, i sogni.

Perché è solo nell’incontro, nel camminare insieme e nella condivisione che continueremo a essere Comunità Emmaus.

La storia

Abbiamo iniziato a lavorare nell’ambito delle tossicodipendenze – col primo nucleo di accoglienza situato a Lovere, poi a Castelli Calepio (Gandosso), infine a Chiuduno – poi abbiamo rivolto il nostro sguardo alle persone con HIV/AIDS – sono nate Casa San Michele, il progetto Vivere al Sole e Casa Raphael – successivamente, abbiamo sviluppato iniziative per bambini e famiglie in condizioni di fragilità – con SaraCasa (ora gestita direttamente da Caritas Diocesana) e CasaChiara. Nel tempo, abbiamo contribuito a dare vita alla Cooperativa Crisalide, attiva nell’area della prevenzione con un’attenzione particolare agli adolescenti e alla famiglia e la Cooperativa Piccolo Principe, impegnata nel fronteggiare in modo innovativo e sperimentale le vecchie e nuove forme di dipendenza.

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